Oggi più che mai si leggono continuamente articoli riguardanti la consulenza strategica aziendale. In un momento storico come questo, una PMI italiana come una multinazionale, deve essere in grado di implementare la giusta strategia in riferimento al proprio mercato e al proprio settore. Se necessario è fondamentale modificarla o persino rivoluzionarla completamente. Lo shock economico di questi mesi ha dimostrato che la maggioranza delle imprese italiane non aveva alcuna strategia orientata alla digitalizzazione. Non a caso Charles Darwin sosteneva: “Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”.
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Consulenza strategica aziendale: il punto di partenza
Come studio di consulenza seguiamo da oltre 30 anni le imprese italiane, analizzandone periodicamente i bilanci e riclassificandone i dati aziendali. Verifichiamo che le tre dimensioni aziendali (patrimoniale, economica e finanziaria) riflettano una corretta gestione delle risorse e dei capitali a disposizione. In altre parole, vigiliamo sui fatti di gestione in modo che riflettano una corretta strategia. Il punto di partenza prevede un’analisi dei dati storici sotto 3 aspetti:
- Analisi della liquidità: evidenzia la capacità dell’impresa a far fronte agli impegni nel breve periodo attraverso le disponibilità liquide e i crediti;
- Verifica della solidità: mira a verificare l’equilibrio fra investimenti e fonti di finanziamento nel medio periodo, nonché la correlazione esistente con la redditività aziendale;
- Analisi della redditività: verifica in che misura i risultati economici conseguiti sono in grado di remunerare in modo soddisfacente il capitale proprio e quello investito.
Dopo aver concluso questa prima fase “tecnica”, siamo in grado di avviare la fase interpretativa. Nient’altro è se non il fulcro della consulenza strategica aziendale.
Il consulente come medico
In questa fase, il consulente veste i panni del medico. Sulla base dell’interpretazione dei dati raccolti in precedenza, è possibile trarre considerazioni sullo stato di salute dell’impresa. In particolare, è possibile esprimere un giudizio sulle scelte gestionali dell’imprenditore, per valutare se tali comportamenti riflettono un’adeguata strategia aziendale. Il paragone consulente – medico non è per niente azzardato. Così come il medico deve interpretare una serie di segnali e sintomi, così il consulente deve prevedere le conseguenze della strategia aziendale adottata dall’imprenditore. Per questo motivo, grazie al percorso di indagine sopracitato, è possibile formulare una vera e propria diagnosi aziendale.
Siamo in grado di intuire in maniera tempestiva se le scelte alla base della strategia aziendale comporteranno nel breve e lungo periodo un peggioramento o un miglioramento dello stato di salute dell’impresa. Lo scopo è quello di ottenere schemi utili a comprendere al meglio le dinamiche aziendali ed assumere decisioni coerenti con gli obiettivi strategici dell’imprenditore. Solo in questo modo riusciamo a fornire la consulenza strategica aziendale perfetta. Per saperne di più contattaci cliccando sui tasti chiama ora, invia email o attraverso whatsapp.
