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Tra le agevolazioni destinate alle imprese italiane nel 2022 spiccano i 45 milioni di euro previsti dal decreto del 24 giugno 2022 del Mise. Parliamo di 45 milioni di euro così ripartibili: 25 milioni per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale, 10 milioni per la tecnologia Blockchain e altrettanti per lo sviluppo IoT (Internet of Things). Quali sono i soggetti che possono usufruire di questi fondi? Ma soprattutto, come è possibile accedervi? Cerchiamo di sintetizzare i punti fondamentali del decreto.

Agevolazioni 2022: chi sono i soggetti beneficiari


Nel 2022 possono beneficiare delle agevolazioni tutti i soggetti iscrivibili al Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2195 c.c., oltre ai centri di ricerca. Non sono richiesti particolari requisiti dimensionali. E’ però espressamente previsto che alla data di presentazione della domanda tali soggetti devono essere già iscritti al Registro Imprese e disporre di almeno due bilanci approvati.

Quali sono i progetti ammissibili?

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di:

  • – ricerca industriale;
  • – sviluppo sperimentale;
  • – innovazione dell’organizzazione;
  • – innovazione di processo

finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things.

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Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono:

  • – essere realizzati nell’ambito di una unità produttiva ubicata sul territorio nazionale;
  • – prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 2.000.000,00;
  • – essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazioni;
  • – avere una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 30 mesi.

Quali spese sono coperte dalle agevolazioni 2022?

Una volta soddisfatti i requisiti soggettivi, vediamo quali spese sono ammissibili alle agevolazioni. Eccone una breve sintesi:

  • – spese per il personale;
  • – costi relativi a strumentazione e attrezzature;
  • – costi per la ricerca contrattuale e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza;
  • – costi per i servizi di consulenza utilizzati esclusivamente ai fini del progetto.

Le agevolazioni concesse dal decreto prevedono la copertura di un’importante percentuale dei costi sostenuti. L’intensità della agevolazioni dipende però dal tipo di progetto e dalle dimensioni del soggetto beneficiario.

Agevolazioni 2022: a quanto ammontano le agevolazioni?

A titolo esemplificativo ma non esaustivo riassumiamo l’articolo 6 del decreto del Mise che prevede:

  • – la copertura del 70% delle spese ammissibili per il realizzo di attività di ricerca industriale;
  • – la copertura del 45% delle spese ammissibili per il realizzo di attività di sviluppo sperimentale;
  • – la copertura del 50% delle spese ammissibili per il realizzo di attività di innovazione dei processi e dell’organizzazione.

La richiesta di accesso a tali fondi deve essere presentata a partire dal 21 settembre 2022 sul sito internet di Infratel. Si segnala che le attività propedeutiche all’invio della domanda possono essere predisposte nell’immediato; per questo motivo consigliamo vivamente di organizzarsi per tempo e cominciare a predisporre tutta la documentazione da allegare alla richiesta di accesso ai fondi.

Una volta presentata la domanda ogni richiesta sarà in esaminata in via preliminare sotto il profilo della completezza della documentazione e della sussistenza dei requisiti di ammissibilità. Dopodiché sarà effettuata una valutazione istruttoria che analizzerà il progetto sulla base di diversi criteri. Ad esempio: grado di innovazione, sostenibilità economica, capacità organizzativa del soggetto proponente, qualità e impatto del progetto presentato.

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Inutile ricordare che, come molte agevolazioni previste nel 2022, anche queste risorse non sono infinite. Una volta esauriti i fondi, progetti che potenzialmente potrebbero soddisfare tutti i criteri della fase istruttoria, non riuscirebbero comunque ad accedervi. Consigliamo di muoversi per tempo e imbastire tutta la documentazione necessaria quanto prima, in modo da poter presentare la propria domanda di accesso ai fondi rispettando i tempi.