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La domanda che tutti i forfettari si pongono in questo periodo è la stessa. Dal 2022 sono obbligato ad inviare la fattura elettronica? Partiamo da una premessa: i forfettari sono sicuramente tenuti ad inviare fatture elettroniche per le operazioni effettuate nei confronti della PA. Ma per gli altri clienti? Il dubbio è legittimo in quanto l’Unione Europea avrebbe imposto, per il triennio 2022-24, l’obbligo ai forfettari di emettere fatture in formato elettronico. C’è un però, e proviamo ad analizzarlo.

Fattura elettronica forfettari dal 2022?

Facciamo un passo indietro. Nel 2015, l’Unione Europea concedeva l’esenzione ai soggetti forfettari. In pratica non erano obbligati ad emettere fattura elettronica. Ad oggi, neppure la recente legge di bilancio (L.234/2021) ha modificato tale autorizzazione. In altre parole, l’esenzione è ancora in vigore e i soggetti forfettari non sono obbligati ad emettere fattura elettronica. È ragionevole ipotizzare però, che la normativa venga aggiornata in corso d’anno. Probabilmente da luglio 2022. In previsione delle novità si suggerisce ai contribuenti forfettari di cominciare ad organizzarsi per l’emissione delle fattura elettronica. Così facendo, la gestione amministrativa sarebbe adeguata tempestivamente nel momento in cui verrà introdotto l’obbligo. Tra l’altro si tratta di una scelta già adottata da coloro che operano con soggetti di grandi dimensioni. Così facendo questi ultimi possono meglio gestire la fattura elettronica ricevuta dai fornitori forfettari rispetto a quanto avverrebbe con quella cartacea.

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Qualora però i forfettari decidessero autonomamente di “aggiornarsi” e sfruttare la fattura elettronica, otterrebbero un vantaggio. Di cosa si tratta? Parliamo della riduzione di 2 anni dei termini di accertamento delle imposte da parte dell’Agenzia Entrate. Tali soggetti dovrebbero però garantire la tracciabilità delle operazioni superiori a 500 euro.

Fattura elettronica forfettari: obbligatoria la conservazione

Al fine dell’emissione delle fattura elettronica, i soggetti forfettari possono organizzarsi principalmente in due modi. Il primo, prevede di dotarsi di un programma dei più comuni in commercio (Team System, Aruba,…). Il secondo prevede di fruire gratuitamente dei servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. La scelta è dipesa da motivazioni prettamente soggettive e di organizzazione con il proprio consulente o commercialista.
Anche la fattura elettronica emessa dai soggetti forfettari soggiace all’obbligo di conservazione. Cosa si intende? Con conservazione elettronica non si intende il mero salvataggio delle fattura sul pc. Si tratta di un processo di conservazione regolamentato dalla legge, che permetterà negli anni di non perdere mai i dati contenuti all’interno della singola fattura emessa dai forfettari. Tale servizio di conservazione delle fatture è obbligatorio per 10 anni, ed è offerto sia dall’Agenzia Entrate sia dalle varie software house.

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Attenzione però. Il documento elettronico non deve essere emesso da quei contribuenti forfettari che effettuano prestazioni sanitarie nei confronti delle persone fisiche. Tali soggetti rimangono obbligati ad inviare i relativi dati al Sistema Sanitario nazionale.