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Tra i bonus 2021 inseriti nella neo nata Legge di Bilancio, troviamo il potenziamento del credito di imposta per i beni strumentali, la cosiddetta “Industria 4.0”. Nello specifico si tratta di una misura che prevede il riconoscimento di un credito di imposta che può raggiungere il 50% dell’investimento effettuato. Innanzitutto questa misura intende accompagnare le imprese in quella fase di transizione tecnologica oggi più che mai fondamentale. Nonché ovviamente rilanciare il ciclo degli investimenti penalizzato dall’emergenza sanitaria. Vediamo cosa prevede nel dettaglio questa agevolazione. (fonte: Eutekne.it).

Abbiamo illustrato l’elenco dei vari bonus 2021 all’interno di un nostro precedente contributo. Nello specifico, in questa disamina vogliamo accennare ai tratti fondamentali della nuova agevolazione inserita tra i vari bonus 2021 della nuova legge di Bilancio. Prima di tutto, per accedere al credito di imposta per i beni strumentali, occorre avere la residenza all’interno territorio dello Stato. Dopodiché dovrebbero essere ammessi all’incentivo i seguenti soggetti.

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Bonus 2021: i soggetti beneficiari del credito di imposta

  • – le persone fisiche esercenti attività commerciale. Anche se gestita in forma di impresa familiare.
  • – le società in nome collettivo e in accomandita semplice.
  • – le società di fatto, gli enti pubblici e privati diversi dalle società, nonché i trust che hanno per oggetto l’esercizio di attività commerciale.
  • – società consortili.
  • – società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata.
  • – cooperative e di mutua assicurazione.
  • – i soggetti che determinano il reddito con criteri forfettari. Ad esempio, i contribuenti ex l. 190/2014).
  • – gli esercenti arti e professioni

Per le imprese ammesse, la fruizione del beneficio è subordinata a determinate condizioni. La prima, che vengano rispettate le normative di sicurezza nei luoghi di lavoro. La seconda invece, riguarda il corretto adempimento del versamento dei contributi previdenziali a favore dei lavoratori.

Bonus 2021: le tipologie di beni ammesse

Innanzitutto, tra i bonus 2021, la nuova legge di bilancio prevede tre tipologie di investimenti agevolabili.

  • – beni materiali e immateriali “ordinari”.
  • – i beni materiali funzionali alla trasformazione digitale delle imprese.
  • – beni immateriali strumentali (software) connessi ad investimenti in beni materiali in chiave “Industria 4.0.”

La prima tipologia comprende i beni materiali ed immateriali ordinari. Questi beni devono avere due caratteristiche fondamentali. In primis il requisito della strumentalità. In altre parole, il bene deve essere di uso durevole ed essere impiegato come strumento di produzione all’interno del processo produttivo dell’impresa. Di conseguenza, sono esclusi dall’agevolazione:

  • – i beni merce autonomamente destinati alla vendita.
  • – i beni assemblati per l’ottenimento di prodotti destinati alla vendita.
  • – i materiali di consumo.

In secondo luogo, questi beni devono anche essere nuovi. La definizione di novità viene fornita dall’Agenzia Entrate, e si verifica grazie al rispetto di due condizioni. La prima, che il bene sia acquistato dal produttore. La seconda prevede che, nel caso in cui il bene sia acquistato da un soggetto diverso dal produttore, non sia comunque già stato utilizzato da qualcuno. La nuova legge di bilancio esclude espressamente dall’agevolazione anche i seguenti beni:

  • – veicoli e mezzi di trasporto.
  • – beni il il cui processo di ammortamento è superiore a 15 anni.
  • – fabbricati e costruzioni.
  • – i beni indicati nell’ allegato 3 della L. 208/2015

Bonus 2021: fondamentale il momento di effettuazione dell’investimento

Limitatamente a questa prima categoria di beni, il credito di imposta è riconosciuto:

  • – nella misura del 15%, 10% oppure 6% del costo di acquisto.
  • – nel limite massimo di costi ammissibili che varia a seconda della materialità del bene. In altre parole, si tratta di 2 milioni di euro per i beni materiali e di 1 milione per i quelli immateriali.

Entrando nel dettaglio, la seguente tabella illustra specificatamente le varie misure del credito, a seconda del momento di effettuazione degli investimenti.

Investimenti effettuati dal 16/11/20 al 31/12/21
Beni materiali credito del 10% per un massimo di 2 milioni di € di costi ammissibili
Beni immateriali 10% per un massimo di 1 milione di € di costi ammissibili

Investimenti effettuati dall’1/1/22 al 31/12/22
Beni materiali credito del 6% per un massimo di 2 milioni di € di costi ammissibili
Beni immateriali 6% per un massimo di 1 milione di € di costi ammissibili

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Bonus 2021: beni funzionali all’industria 4.0

Abbiamo accennato alla prima tipologia di investimenti agevolabili. La seconda tipologia di investimenti inserita nei bonus 2021 comprende invece i beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese in chiave industria 4.0. Vediamo quali sono nello specifico:

  • – i beni strumentali il cui funzionamento è controllato dai sistemi computerizzati, sebbene gestito tramite sensori e/o azionamento.
  • – sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità.
  • – dispositivi per l’interazione uomo – macchina per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro.

A questa seconda tipologia di investimenti spetta un credito di imposta in misura differente rispetto la prima tipologia. Anche in questo caso però, la misura del credito, varia in base al periodo di effettuazione degli investimenti. Proviamo a riassumere nella tabella.

Investimenti effettuati dal 16/11/20 al 31/12/21
credito del 50% per investimenti fino a 2,5 mln di €
30% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di €
10% per investimenti tra 10 e 20 milioni di €

Investimenti effettuati dall’1/1/22 al 31/12/22
credito del 40% per investimenti fino a 2,5 mln di €
20% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di €
10% per investimenti tra 10 e 20 milioni di €

Bonus 2021: software e beni immateriali

La terza categoria di investimenti agevolabili comprende esclusivamente i beni immateriali strumentali nuovi. Nello specifico è sufficiente controllare l‘Allegato B della L.232/2016. In breve, si tratta di software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni. Il credito di imposta riconosciuto a questa tipologia di beni ammonta al 20%. Limitatamente ad 1 milione di euro di investimento.

In conclusione, per tutte e 3 le tipologie di investimento fin qui esaminate, si ricorda che il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediate modello F24. In merito ai bonus 2021 fin qui illustrati si attendono ovviamente aggiornamenti, nel frattempo vi invitiamo a contattarci per qualsiasi dubbio o precisazione.