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Dalle pagine di corriere.it apprendiamo una nuova iniziativa promossa da Credimi, azienda fintech specializzata nei finanziamenti digitali per le imprese. In tempi non sospetti abbiamo introdotto l’argomento della finanza agevolata. L’obiettivo? Rendere gli imprenditori il più consci possibile di tutti gli strumenti a loro disposizione per migliorare lo stato di salute della propria azienda. Ma entriamo nel dettaglio. Proviamo ad analizzare insieme i presupposti necessari per sfruttare questo nuovo strumento di finanza agevolata.

Finanza agevolata: le ditte individuali ringraziano

Un finanziamento da 20 mila euro fino a 1,5 milioni. Senza garanzia personale. Con risposta in 3 giorni. Questa l’idea dietro all’iniziativa Credimi Subito. Sul portale web, potranno fare domanda di finanziamento tutte le ditte individuali aventi due specifici requisiti.

  • – un fatturato di minimo 100 mila euro.
  • – con almeno due anni di età.

La piattaforma assicura una velocità di istruttoria della pratica sbalorditiva. Come è possibile? Grazie alla tecnologia di raccolta dati e rating che riesce ad analizzare più variabili. Dall’andamento dell’attività commerciale ed economica, alla storia della società e dell’imprenditore. Passando per l’andamento di tutti i finanziamenti in essere, inclusi quelli presenti in Centrale Rischi. Il finanziamento ha una durata di 5 anni di cui 1 di preammortamento. Gli unici dati che occorre inserire sono la Partita Iva e l’ultima dichiarazione fiscale. L’importo richiedibile (massimo il 25% del fatturato della Ditta) va da 25 mila euro a 1.5 milioni.

Finanza agevolata: non è sempre la soluzione

Secondo l’Osservatorio Piccole Imprese Italiane, le ditte individuali hanno subito un calo di fatturato più rilevante rispetto alla media delle Pmi. Il 72% delle ditte individuali prevede di richiedere un finanziamento. Delle aziende che si finanzieranno, il 76% chiederà un ammontare superiore a 25mila euro. Tra gli impieghi al primo posto c’è il ripristino della liquidità. Infatti ben il 28% di queste aziende pensa di ricorrere alla finanza in anticipo per far fronte a quello che potrà accadere.

Ricorrere alla finanza agevolata per sopperire a carenze di liquidità derivante dal ciclo di pagamento fornitori ed incasso clienti, non sempre è la scelta più corretta. Occorre prima di tutto procedere ad un’analisi preliminare della realtà imprenditoriale. In secondo luogo capire effettivamente dove si verifica la carenza di liquidità. E di conseguenza dove poter attingere per sopperire a tale mancanza. Altrimenti il rischio che si corre è alto. Quale rischio? Quello di indebitarsi ulteriormente e scoprire troppo tardi che la liquidità andava semplicemente cercata da un’altra parte. Ne abbiamo parlato in questo nostro precedente contributo. Qualora non fosse sufficientemente esaustivo, non esitare a contattare il nostro studio per qualsiasi dubbio. In ogni caso, ti invitiamo a dare un’occhiata alle nostre news.