palestre-chiuse

Diversi sono i contributi previsti per le palestre chiuse a novembre. Con il decreto Ristori (Dl 137/2020) arrivano misure specifiche per il mondo dello sport, anch’esso alle prese con le limitazioni imposte dalla pandemia.

Aiuti palestre chiuse: i collaboratori sportivi

L’articolo 17 prevede un intervento per i lavoratori sportivi. Infatti, a chi a causa dell’emergenza abbia cessato, ridotto o sospeso l’attività, spetta un contributo di 800 euro. La misura riguarda lavoratori impiegati presso il Comitato olimpico nazionale (Coni) o il Comitato Italiano Paralimpico (Cip). Sono comprese anche le federazioni sportive nazionali e le discipline sportive associate. Per non dimenticare gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Coni e dal Cip, le società e associazioni sportive dilettantistiche (Asd e Ssd). Il beneficio spetta anche per le collaborazioni scadute al 31 maggio e non rinnovate. L’erogazione avverrà in automatico per chi ha percepito il bonus di marzo, aprile, maggio e giugno. Gli altri potranno fare domanda entro il 30 novembre tramite la piattaforma attivata da Sport e Salute spa. Il bonus percepito non concorrerà alla formazione del reddito. Non potrà però essere riconosciuto ai percettori di altro reddito (esempio redditi da lavoro, …) .

Aiuti palestre chiuse: i contributi ad ASD e SSD

Per Asd e Ssd sono previste importanti misure di sostegno sotto forma di contributi a fondo perduto e di credito di imposta. Il contributo a fondo perduto, erogato direttamente dall’agenzia delle Entrate, è determinato sulla base di tre parametri:

  • – decremento di due terzi del fatturato del mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019;
  • – percentuale specifica da applicare al decremento;
  • – moltiplicatore indicato per ciascun codice attività nell’allegato 1 del Dl, che per le Asd e Ssd è pari al 200%.

Il beneficio spetta anche se le entrate superano i 5 milioni di euro. In tal caso, la percentuale da applicare al decremento di fatturato è pari al 10%. Per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo previsto dall’articolo 25 del decreto Rilancio, l’accredito avverrà in automatico. Gli altri soggetti dovranno necessariamente presentare l’istanza mediante procedura web.

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Aiuti palestre chiuse: il credito di imposta

L’articolo 8 del decreto ripropone la possibilità di usufruire di un credito di imposta pari al 60% dei canoni di locazione. Le mensilità previste comprendono i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Il tenore della norma lascia però qualche dubbio applicativo. In assenza di un rinvio più ampio agli enti non commerciali (come nel decreto Rilancio), la misura sembrerebbe escludere le Asd che svolgono la sola attività istituzionale. Stesso discorso per le Società Sportive Dilettantistiche.

Aiuti palestre chiuse: il rimborso del canone di locazione

Il Dipartimento per lo sport mette a disposizione anche un contributo a fondo perduto per i canoni di locazione. In particolare, il contributo è previsto limitatamente al mese di novembre 2020. Possono accedere le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche che non siano state già beneficiarie di precedenti contributi a fondo perduto per locazioni. (erogati dal Dipartimento dello sport). La presentazione delle istanze avverrà esclusivamente attraverso l’utilizzo della piattaforma web realizzata dal Dipartimento. Il termine ultimo per presentare domande è fissato per il giorno 17 novembre 2020.

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Aiuti palestre chiuse: contributo forfettario

Il Dipartimento per lo sport metterà a disposizione delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche anche dei contributi forfettari a fondo perduto. La presentazione delle istanze avverrà esclusivamente in via telematica. La finestra sarà aperta dal 18 novembre 2020 e terminerà il giorno 24. In breve, sarà necessario ottenere una dichiarazione dell’Organismo affiliante e rispettare determinati requisiti per poter ottenere il contributo forfettario. Tra gli altri requisiti, la Asd/SSd non deve essere intestataria di un contratto di locazione.

Aiuti palestre chiuse (aggiornamento dell’ 8/2/21)

Il Ministero dello Sport ha definito i criteri per l’accesso al Fondo di Garanzia gestito dall’Istituto per il Credito Sportivo. Si tratta di una seconda tranche del cosiddetto “Mutuo Liquidità’”. Ecco le principali caratteristiche.

  • Soggetti beneficiari. Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche solo se iscritte al Registro CONI o alla Sezione parallela CIP. Regolarmente affiliate da almeno dodici mesi alle Federazioni Sportive Nazionali o alle Discipline Sportive Associate. Oppure agli Enti di Promozione Sportiva o alle Sezioni Paralimpiche delle Federazioni.
  • Importo. Da 1.000,00 € a 30.000,00 € nella misura massima consentita del 25% dell’ammontare dei ricavi risultanti dal bilancio o rendiconto 2019 regolarmente approvato.
  • Durata. 10 anni dei quali 2 di preammortamento e 8 di ammortamento. Pertanto nei primi due anni vengono corrisposti solo interessi, mentre l’intero capitale viene rimborsato dopo i primi 24 mesi per i successivi 96.
  • Pagamento prima rata. Dopo i primi due anni di preammortamento.
  • Tasso di interesse. La misura prevede il totale abbattimento degli interessi per l’intera durata del finanziamento da parte del Fondo Contributi Interessi – Comparto Liquidità.
  • Garanzia. L’intero finanziamento è accompagnato da garanzia totale del 100%.

Aiuti palestre chiuse. Alcuni suggerimenti per evitare disguidi

Di seguito elenchiamo tre accorgimenti che sarebbe opportuno seguire prima di imbastire la pratica. Primo consiglio. E’ necessario disporre di un verbale contenente la delibera adottata dall’organo statutario di poter contrarre il finanziamento. Secondo consiglio. Accertarsi che la A.S.D. o S.S.D. dispongano di indirizzo P.E.C. Terzo suggerimento. Reperire una lettera di attestazione F.S.N., D.S.A., E.P.S. o Federazione Paralimpica alla quale si è affiliati.
In conclusione, come è possibile richiedere il Mutuo Liquidità? Le a.s.d. e s.s.d. interessate devono provvedere alla registrazione sul portale dell’Istituto per il Credito Sportivo. Solo in questo modo sarà possibile prenotare la compilazione della richiesta di mutuo. Per qualsiasi dubbio o chiarimento, non esitare a contattarci senza alcun impegno.

Aiuti palestre chiuse. (aggiornamenti del 22/3/21)

In data 19/3/21, è stato approvato il cosiddetto DL “Sostegni”. Ne abbiamo approfondito il contenuto in questo nostro contributo. In questa sede ci limiteremo ad analizzare cosa prevede la norma a beneficio di ASD e SSD. Ebbene, per quanto riguarda le associazioni prive di partita iva non è previsto alcun aiuto economico. Già, perché l’esercizio dell’attività sportiva con la formula associativa senza l’espletamento di attività “commerciale” non viene ritenuta meritevole. Gli aiuti previsti dal DL Sostegni possono essere richiesti esclusivamente da coloro che esercitano anche attività con partita IVA. Ci riferiamo ad attività quali sponsorizzazioni, gestione di bar, affitto campi a soggetti diversi da associati, vendita di materiale sportivo, diritti televisivi… Qualora la ASD o SSD abbia subito una riduzione dei ricavi cosiddetti “commerciali”, allora potrebbe fare richiesta dei contributi previsti dal DL Sostegni.

Per quanto riguarda invece il bonus collaboratori sportivi, Il DL Sostegni introduce due importanti novità. Una di esse riguarda l’individuazione di 3 fasce di contributi di importi differenti (3.600, 2.400 e 1.200 €). Su questo argomento abbiamo dedicato un articolo ad hoc che vi invitiamo a consultare.

Aiuti palestre chiuse. (aggiornamento del 27/5/21)

Il contributo a fondo perduto previsto dal c.d. decreto Sostegni-bis si articola su tre possibili alternative.
La prima di esse prevede che il nuovo contributo a fondo perduto spetti nella misura del 100% del contributo già riconosciuto ai sensi del primo decreto legge “Sostegni”. Sarà corrisposto dall’Agenzia delle Entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario sul quale è stato erogato il precedente contributo. La seconda alternativa comprende un contributo a fondo perduto su nuovo periodo di valutazione. Il nuovo periodo di valutazione si estende dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021, discostandosi quindi dal periodo preso in considerazione dal precedente decreto legge “Sostegni” che si basava sull’anno solare 2020. Specificamente con questa seconda soluzione, il contributo viene concesso al verificarsi di una riduzione di almeno il 30% della media mensile del fatturato e corrispettivi del periodo dal 1.4.2020 al 31.3.2021, rispetto alla media mensile del fatturato e corrispettivi dell’analogo periodo dei dodici mesi precedenti e quindi del periodo dal 1.4.2019 al 31.3.2020. Possono ottenere il contributo con questa soluzione sia coloro che hanno già richiesto il precedente contributo a fondo perduto secondo il decreto legge “Sostegni”, sia coloro che non ne hanno fatto richiesta.

Al fine di ottenere il contributo i soggetti interessati dovranno presentare un’istanza telematica all’Agenzia delle Entrate. Le modalità di effettuazione dell’istanza e i termini di presentazione della stessa saranno definiti con un apposito provvedimento emanato prossimamente.

Aiuti palestre chiuse. Tre diversi contributi a fondo perduto

La terza possibilità illustrata nel decreto Sostegni-bis permette di richiedere un contributo a fondo perduto qualora i soggetti titolari di p.iva abbiano rilevato un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019. La misura dell’aiuto? Sarà definita prossimamente da un decreto del Mise. L’istanza per il riconoscimento del contributo sul risultato di esercizio potrà essere trasmessa solo se la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 è presentata entro il 10 settembre 2021. Anche in questo caso, le modalità di effettuazione dell’istanza e il suo contenuto saranno illustrati con un apposito provvedimento.